L’epatite C è una patologia che ha colpito milioni di persone e per la quale i ricercatori hanno provato per anni a sviluppare un vaccino ed una cura efficace. Oggi sembra che l’attesa sia finita e i pazienti devono ringraziare le virtù curative della cannabis oltre al lavoro dei ricercatori.
La notizia arriva direttamente da un comunicato stampa scritto dal dottor Matt Stone che è a capo del gruppo di ricerca del Wyoming Institute of Technology che si è occupato dello studio: “Il nostro team è lieto di annunciare che, con l’aiuto dei nostri partner farmaceutici, saremo in grado fornire un vaccino efficace per curare l’epatite C entro i prossimi 14-18 mesi e lo dobbiamo tutti alla cannabis“.
La ricerca nel campo della vaccinazione contro l’epatite C è iniziata lo scorso autunno, dopo che una ragazza tra gli stagisti del gruppo aveva asserito che era completamente “guarita” dall’epatite C mangiando e vaporizzando derivati di un ceppo di cannabis che lei stessa aveva inventato, chiamandolo “Chunky Crimson”. “Dopo ulteriori indagini, abbiamo scoperto che non era guarita completamente, ma i risultati iniziali ci hanno spinto ad avviare uno studio completo, che ha avuto inizio nel nostro stabilimento di Denver, Colorado, nel gennaio del 2014″, spiega il dottor Stone.
Nel mese di maggio, il team del WIT , lavorando a stretto contatto con un dispensario di cannabis terapeutica di Denver e anche con un gruppo della multinazionale farmaceutica GlaxoSmithKline, ha sviluppato un farmaco derivato dal ceppo “Chunky Crimson”, da consumarsi tre volte al giorno in aggiunta ad una supposta da prendere una volta al giorno. Prove umane hanno mostrato che il 99,8% dei destinatari del farmaco di prova sono stati completamente guariti dell’epatite C, mentre il restante 0,2% ha mostrato segni di inversione e teoricamente potrebbe essere curato con la continua somministrazione solo della supposta rettale.
In attesa di approvazione della FDA (Food and Drug Administration), il WIT spera di iniziare la sperimentazione sull’uomo di un vaccino ago-somministrato entro la fine dell’anno. “Nel frattempo – conclude il dottore – la FDA sta rivedendo il nostro farmaco esistente che abbiamo già testato e che la GlaxoSmithKline spera di iniziare a vendere sul mercato nel 2015. Entrambi i farmaci dovrebbero auspicabilmente essere disponibili a livello globale nel 2016″.