Monthly Archives: Maggio 2013

Ciao Don!

http://youtu.be/_l8ecnKOYiM

Questo video l’ha girato una compagna una delle tante volte in cui

Don Gallo era in piazza a lottare per i diritti,

di molti o di pochi che fossero.

Non vuole essere solo e tanto un omaggio alla memoria

quanto un modo per

riaffermare e far conoscere

le sue parole.

Ciao Don!


Cannabis terapeutica. Non bastasse il DPA, ora ci si mette pure l’AIFA…

PIC

Fonte: Pazienti Impazienti Cannabis

Ce lo aspettavamo che prima o poi sarebbe accaduto, ma è molto peggio di quel che si poteva razionalmente prevedere. La Determinazione dell’AIFA pubblicata sul supplemento n°33 alla Gazzetta Ufficiale del 30 aprile scorso, in cui viene concessa l’Autorizzazione all’Immissione in Commercio al “Sativex” rappresenta una chiusura totale, devastante ed inaspettata, per l’uso terapeutico dei farmaci derivati dalla cannabis in Italia: in poche ore siamo tornati indietro di moltissimi anni, dopo una brevissima primavera di speranza.

Grazie ad un insieme di disposizioni incredibilmente rigide ed antiscientifiche, dall’evidente sapore di propaganda politica antidroga, è una dichiarazione di guerra ai malati, uno schiaffo alle loro necessità e speranze. Il Sativex sarà prescrivibile solo per quel malato di sclerosi multipla, che sia affetto da spasmi intrattabili con tutti gli altri farmaci antispastici. L’AIFA specifica, in Gazzetta Ufficiale, che i pazienti dovranno inoltre aver dimostrato “un miglioramento clinicamente significativo dei sintomi associati alla spasticità nel corso di un periodo di prova iniziale della terapia”.

Non bastasse, l’AIFA ha anche deciso che il Sativex si prescriverà solo con “ricetta limitativa” (RL), cioè si limita la prescrivibilità ai soli neurologi e centri ospedalieri, e viene ostacolato anche l’utilizzo delle preparazioni magistrali galeniche, che grazie a questa trovata saranno probabilmente vincolate alle stesse limitazioni. Continue reading


3 Leggi: il 9 maggio si firma davanti alle Università di tutta Italia

carcere-campagna-farfalla

Link al sito web della campagna

Un cartello di 19 associazioni tra cui Forum Droghe, Antigone, Cnca e Associazione Federico Aldrovandi sta promuovendo una raccolta firme nell’ambito di promozione della campagna “Carcere, droghe e diritti umani”. La condizione disumana delle persone ristrette in carcere – peraltro sancita da un richiamo della Corte Europea dei Diritti Umani che l’8 gennaio di quest’anno ha condannato l’Italia per trattamenti disumani e degradanti – è generata dalle leggi criminogene che compongono l’organismo vigente. Da anni la galassia antiproibizionista si scaglia contro il testo unico in materia di droghe, in particolar modo contro la modifica operata con l’introduzione della Fini-Giovanardi nel 2006, chiaro e nefando esempio di politica di scambio operata per la realizzazione dei giochi Invernali di Torino dove una questione che investe tutt* è diventata merce da baratto per i profitti di quei privati che nutrivano interessi economici privati nell’opera, evento peraltro responsabile dell’enorme indebitamento in cui versa la Città di Torino.  

Nel paradosso delle leggi criminali che sanciscono l’illegalità attraverso meccanismi di negazione dei diritti vi sono sicuramente quelle relative all’immigrazione, come la Bossi-Fini, accanto a cui ne esistono altre la cui azione è votata all’inasprimento delle pene, come la ex-Cirielli, e il ricorso sistematico al carcere nella fase cautelare;  anche la mancanza di un ordinamento sul reato di tortura, nonostante vi sia un obbligo internazionale, ha troppo spesso impedito che violenze collettive come quelle perpetrate nelle caserma di Bolzaneto o nelle stanze di molte questure venissero considerate con la dovuta attenzione, e in alcuni casi ha addirittura permesso ai colpevoli di restare impuniti.

La campagna in questione non solleva, purtroppo, la questione sui diritti dell’immigrato, ma si concentra sugli altri aspetti proponendo la modifica e l’abrogazione di articoli di legge.

Il 9 maggio, i banchetti della campagna, saranno presenti davanti alle Università italiane (qui sono presenti la lista e le date). A titolo di esempio ma anche perché il tema è comune all’azione politica che portiamo avanti, riportiamo di seguito  le modifiche proposte in merito al testo unico in materia di droghe. Continue reading


Canapisa 2013

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 18 MAGGIO 2013

ORE 17 PIAZZA SANT’ANTONIO – PISA

 PRATICARE IL CAMBIAMENTO INEVITABILE

 

La questione droga, o meglio, la questione proibizionismo in Italia si concretizza ogni giorno nell’incarcerazione e nella persecuzione di migliaia di consumatori e consumatrici a causa della Legge Fini-Giovanardi, approvata di nascosto all’interno del Decreto Olimpiadi nel 2006 ed applicata dal suo braccio armato, il Dipartimento Politiche Antidroga, diretto dal dott. Serpelloni.

Mentre di proibizionismo si muore, come le vicende italiane purtroppo mostrano con evidenza, con la censura e la manipolazione delle informazioni, il DPA persevera nell’idea che un mondo senza droghe sia possibile e necessario, utilizzando ogni mezzo a sua disposizione. Sulla base di una tale convinzione ha infatti adottato strumenti repressivi ignobili, soprattutto nei confronti di quelle realtà e persone che si oppongono in varie forme al regime proibizionista instaurato e colpevoli solo di denunciare e portare agli occhi di tutt* le evidenti contraddizioni di questa politica, come i singoli consumatori, le associazioni di controinformazione, i progetti di riduzione dei rischi, i centri sociali autogestiti, vari eventi e festival musicali ed i così temuti freeparty (ultimo tra questi a Cusago, 27 ottobre 2012, dove la celere è intervenuta in modo brutale, causando distruzioni e ferimenti gravi). Mentre l’ONU sancisce la fine della war on drugs ed il fallimento dei metodi repressivi adottati, il DPA italiano continua questa infame guerra nella totale indifferenza per i danni sociali e personali provocati, offrendo sempre più benefici economici alle criminalità organizzate e investendo milioni di euro in dubbie fondazioni o progetti fasulli, primo tra tutti il Sistema di Allerta Precoce: tutto tranne che uno strumento efficace, come le ultime vicende dimostrano!!! Continue reading