Fonte: Pew Research Center
Per la prima volta in più di quattro decenni di sondaggi sulla questione, la maggioranza degli americani è favorevole alla legalizzazione dell’uso di marijuana. Un sondaggio nazionale rileva che il 52% afferma che l’uso di marijuana dovrebbe essere legale mentre si pronuncia contro il 45%.
Il supporto alla legalizzazione della marijuana è aumentato di 11 punti dal 2010. Il cambiamento è ancora più radicale se rapportato alla fine degli anni ’60: un sondaggio Gallup nel 1969 aveva rilevato che solo il 12% fosse a favore della legalizzazione dell’uso di marijuana, mentre l’84% ne era contrario.
4 aprile 2013 – Il sondaggio del Pew Research Center, condotto tra il 13 ed il 17 Marzo coinvolgendo 1.501 adulti, rileva come i giovani siano i più favorevoli alla legalizzazione della marijuana. Il 65% dei Millennials – i nati dal 1980 a oggi, avente quindi tra i 18 ei 32 anni – sono a favore della legalizzazione dell’uso di marijuana; erano solo il 36% nel 2008. C’è stato però un notevole cambiamento nell’atteggiamento sul lungo periodo anche tra le vecchie generazioni, in particolare i Baby Boomers, persone nate dal 1946 al 1964 e aventi tra i 43 e i 66 anni.
La metà dei Baby Boomers è a favore della legalizzazione della marijuana: tra le percentuali più alte di sempre. Nel 1978, il 47% dei Boomers era sfavorevole a ipotesi di legalizzazione, poi il supporto a tale linea era crollato nel corso degli anni ’80, raggiungendo il minimo del 17% nel 1990. Dal 1994 la percentuale di Boomers favorevoli alla legalizzazione della marijuana è raddoppiata, dal 24% al 50%.
La cosiddetta Generazione X – i nati tra il 1965 e il 1980 e aventi tra i 19 e i 42 anni – raggiunse la maggiore età nel 1990, allorquando vi era una diffusa opposizione alla legalizzazione della marijuana. Anche tra di loro il supporto alla legalizzazione della marijuana è consistentemente aumentato: da appena il 28% nel 1994 al 42% di dieci anni dopo e al 54% attuale.
La generazione silenziosa – persone nate tra il 1925 e il 1945, di età compresa tra i 67 e gli 87 anni – continua ad essere la meno favorevole alla legalizzazione della marijuana rispetto alle coorti di età più giovane. Tuttavia, la percentuale di Silents favorevoli alla legalizzazione è quasi raddoppiata, passando dal 17% al 32% dal 2002.
L’indagine rileva che una percentuale crescente di americani dice di aver provato la marijuana. Nel complesso, il 48% dice di averla provata, rispetto al 38% di dieci anni fa. Circa la metà di tutte le classi d’età, tranne che per i Silents, dicono di aver provato la marijuana.
Circa un americano su dieci (12%) dice di aver fatto uso di marijuana nello scorso anno. Le differenze di età sono molto più pronunciate quando si tratta di indagare l’uso recente di cannabis: il 27% di quelli di età inferiore ai 30 dicono di aver usato marijuana nell’ultimo anno, almeno tre volte la percentuale di qualsiasi altro gruppo di età.
Tra chi dice di aver fatto uso di marijuana durante lo scorso anno, il 47% dichiara di utilizzarla “solo per divertimento”, il 30% afferma che è stato per un problema medico, mentre il 23% dei volontari intervistati hanno usato sia per scopi medici che per divertimento .
Al pari del crescente supporto alla legalizzazione della marijuana, si è registrato un calo della percentuale di persone che considerano quest’ultima come una “droga di passaggio”. In questo momento, solo il 38% è concorde nel ritenere che “per la maggior parte delle persone l’uso di marijuana porta all’uso di droghe pesanti”. Nel 1977, tale percentuale era del 60%.
Più di recente, c’è stato un importante cambiamento nell’atteggiamento di chi riteneva che fosse immorale fumare marijuana. In questo momento, il 32% dice che fumare marijuana è moralmente sbagliato, un 18% in meno del 2006 ( erano il 50%). Sempre in questo periodo, la percentuale di chi dice che fumare marijuana non è una questione morale è salita di 15 punti (dal 35% al 50% di oggi).
Tra i mutevoli atteggiamenti in merito all’uso della marijuana, una percentuale considerevole di americani (72%) dicono che gli sforzi del governo per far rispettare le leggi sulla marijuana costano più di quanto valgono. E il 60% afferma che il governo federale non dovrebbe far rispettare le leggi federali che vietano l’uso di marijuana negli stati in cui è legale. Lo scorso autunno, gli elettori di due stati – il Colorado e lo stato di Washington – hanno approvato l’uso personale di piccole quantità di marijuana per uso ricreativo.
Repubblicani e democratici hanno opinioni simili sul far rispettare le leggi sulla marijuana: il 57% dei repubblicani e il 59% dei democratici dicono che il governo federale non dovrebbe far rispettare le leggi federali sulla marijuana negli stati che ne permettono l’utilizzo. Maggioranze consistenti di entrambi gli schieramenti – Repubblicani (67%) e Democratici (71%) – dicono parimenti che l’ordinamento federale delle leggi sulla marijuana non ne vale il costo sostenuto.
Mentre gli americani sostengono sempre più la legalizzazione della marijuana e vedono con minor preoccupazione i suoi potenziali pericoli, a molti ancora non mi piace l’idea di avere attorno persone che la utilizzano. Circa la metà (51%) afferma che si sentirebbe a disagio se la gente stesse usando marijuana, mentre il 48% non si sentirebbe per nulla a disagio. Come per quasi tutti gli atteggiamenti indagati, non ci sono differenze di età sostanziali riguardo al disagio con gli altri sull’uso di marijuana. Solo il 74% di chi ha più di 65 anni asserisce che sarebbe scomodo se le persone intorno a loro usassero marijuana, rispetto al 35% di quelli sotto i 30 anni.