Terzo Libro Bianco sulla Fini Giovanardi

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Presentato a Roma il 3° libro bianco sulla legge Fini-Giovanardi sulle droghe curato da Antigone, CNCA, Forum Droghe e Società della Ragione, con l’adesione di Magistratura Democratica, Unione Camere Penali. Secondo il rapporto l’impatto carcerario della legge antidroga è la principale causa del sovraffollamento negli istituti di pena italiani mentre all’aumento della carcerazione e delle sanzioni amministrative corrisponde un abbattimento dei programmi terapeutici.

 

L’impatto della legge antidroga sul carcere.
Aumentano gli ingressi in carcere per droga in rapporto al totale degli ingressi, dal 28% del 2006 al 33,15% del 2011 (25.390 su 90.714 e 22.677 su 68.411). Aumentano le denunce, specie per l’art. 73 (detenzione illecita a fini di spaccio), da 29.724 nel 2006 a 33.686 nel 2011 (di queste 14.680 sono per cannabis, pari al 41%, di cui 8.535 per hashish, 5.211 per marijuana, 1.416 per coltivazione di piante); gli arrestati corrispondono a 28.552, mentre nel 2006 erano 25.730. Le operazioni di polizia sono state 21.116 e i sequestri danno un aumento del 54,19% per la marijuana e del 29,43% dell’hashish e un meno 45,97 per l’eroina. Nel 2011 vi è stata una esplosione di sequestri di piante di canapa (563.198!). Continue reading


Gli slogan inutili e le cose utili (che non si fanno)

26 giugno, Giornata internazionale contro l’abuso e il traffico illecito di droga

Gli slogan inutili e le cose utili (che non si fanno)

La città di Torino si allinea alle direttive del Dipartimento nazionale antidroga e espone per tre giorni sulla Mole lo slogan “Chi compra droghe finanzia le mafie, le loro violenze e il terrorismo”. Con buona pace di onestà, verità e buon senso. I consumatori di droghe illegali – che tali sono non perché più dannose di quelle legali ma per l’arbitrarietà delle narcopolitiche globali – si trovano così non solo ad essere quotidianamente segnalati alle prefetture, denunciati, fermati e incarcerati, psichiatrizzati e stigmatizzati, ma anche colpevolizzati  come sostenitori delle narcomafie e, se non bastasse, del terrorismo. Il moralismo dello slogan è indecente: ricalca il mai sopito vizio di prendersela con i più deboli per non contestare i più forti.  I consumatori di tutto il mondo sono le prime vittime dei mercati illegali sui quali le mafie internazionali ingrassano grazie alle politiche globali proibizioniste, sostenute da una parte dell’ONU.

Le mafie fioriscono e guadagnano  sulla “guerra alla droga” e sulle retoriche disoneste di un “mondo senza droghe”, sul sistema mondiale della repressione del consumo. Lo stesso sistema che condanna e incarcera un consumatore quando – proprio per non aver a che fare con il mercato nero – coltiva tre piante di marijuana sul balcone per il proprio personale consumo. E magari in carcere poi ci muore, come è accaduto ad Aldo Bianzino.  Lo stesso sistema che da decenni colleziona fallimenti, e riempie tribunali e carceri di consumatori, incide poco o nulla sul traffico, produce continui attacchi ai diritti umani in tutto il mondo. Lo stesso sistema che oggi molti – le stesse agenzie ONU su AIDS e Diritti umani, per esempio – stanno sottoponendo a critiche radicali. Lo stesso sistema che l’Unione europea – con l’eccezione dell’Italia, paladina della “war on drugs” grazie al Dipartimento nazionale – sta cercando di arginare promuovendo migliori politiche comunitarie  di riduzione del danno.   Continue reading


La dimensione sanitaria della RDD: il punto della situazione in Piemonte

5 anni rasoterra

In occasione del quinto compleanno del Servizio Drop in “puntOFermo” vi proponiamo una riflessione sull’evoluzione delle politiche e delle pratiche di Riduzione del Danno; dal contesto internazionale – le Agenzie delle Nazioni Unite cominciano finalmente a mettere in discussione la “guerra alla droga” (il più delle volete concretizzatasi in guerra ai drogati…), scendendo via via fino alle attività concrete del nostro territorio.
Nella mattinata cercheremo di fornire un aggiornato spaccato della situazione italiana e piemontese in particolare, nella quale alle ricche, creative e spesso efficaci esperienze locali si contrappone spesso la volontà politica di non farne neppure menzione con il loro nome proprio (si pensi alla censura della locuzione “Riduzione del danno” nei documenti governativi ufficiali italiani).
Si allargherà l’orizzonte con la descrizione di esperienze internazionali dove un approccio pragmatico di integrazione tra attori politici,
amministrativi, sociali e sanitari ha rafforzato l’efficacia degli interventi stessi, a vantaggio della collettività tutta.
Saranno poi descritte  tre diversi interventi locali: il primo, esperienza informale in contesti autogestiti, centrato sulla limitazione dei rischi legati al consumo di sostanze nei contesti di divertimento giovanile; il  secondo è un intervento sanitario strutturato di RDD che opera all’interno di una rete cittadina di servizi; l’ultimo consisterà nella lettura condivisa degli esiti e dei dati dell’attività di questi cinque anni del servizio Drop in “puntOFermo”, al fine di avviare un dibattito sulle strade percorribili dalle strategie di RDD.

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Bianzino: chiesta la riapertura del processo

Fonte: Verità per Aldo

I familiari e il Comitato “Verità per Aldo alla luce dei nuovi riscontri emersi nel recente processo per omissione di soccorso, omissione di atti di ufficio e falso in atto pubblico alla guardia carceraria Gianluca Cantoro in servizio presso la Casa circondariale di Capanne (Perugia), in cui morì Aldo Bianzino il 14 ottobre del del 2007

CHIEDONO:

venerdi 1 giugno alle ore 12 al teatro Valle di Roma

(via del Teatro Valle 23/A)

La riapertura del procedimento penale per il reato di omicidio, archiviato il 16 dicembre 2009.

 

Saranno presenti:

Il padre Giuseppe e i figli Elia e Rudra Bianzino;

Il comitato “Verita’ per Aldo”;

La moglie di Aldo Bianzino: Gioia Toniolo;

Gli avvocati di parte civile;

Gli onorevoli Walter Verini e Rita Bernardini

Allegati: Dossier , osservazioni critiche sulla relazione di consulenza tecnica; relazione di consulenza tecnica

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Good Morning Toscana!

Fonte: Pazienti Impazienti Cannabis

La nuova Legge Regionale Toscana sui farmaci a base di cannabis

 Finalmente, dopo un faticoso e impegnativo lavoro, durato oltre un anno con la collaborazione di altre realtà sensibili all’argomento, come Pazienti impazienti Cannabis siamo convinti che il 2 maggio 2012 a Firenze si sia scritta una pagina di storia nel nostro Paese. Dopo 5 anni dal Decreto Ministeriale dell’aprile 2007, in cui era stata soddisfatta la nostra richiesta di inserire il Thc nella tab. II b delle sostanze stupefacenti con riconosciute proprietà terapeutiche, è stata infatti approvata la prima legge regionale in grado di facilitare l’accesso concreto dei malati ai farmaci derivati dalla cannabis.

Tutto parte la scorsa primavera, quando, qualche mese dopo che in 8 regioni (ora sono 9) era stata presentata da consiglieri regionali di vari gruppi politici la migliore proposta di legge possibile nel preciso quadro delle norme vigenti, elaborata da pazienti e medici di 3 associazioni (PIC, ACT, ALC), arriva come un fulmine a ciel sereno la notizia della presentazione in Toscana di una proposta di legge del PD che avrebbe limitato l’uso medico dei cannabinoidi allaterapia del dolore e alle cure palliative. Tale pdl, nasceva in buona fede dalla volontà di facilitare l’accesso a quella cura, dopo che la consigliera Alessia Ballini, prima di essere stroncata da un tumore, aveva avuto modo di sperimentare personalmente per i suoi dolori l’efficacia della cannabis (reperita o coltivata illegalmente, ci hanno confermato le persone che la conoscevano bene). Con la collaborazione dei consiglieri del gruppo Fds-Verdi, che hanno poi depositato la pdl 72, abbiamo quindi adattato in tutta fretta alla realtà toscana, la proposta delle altre regioni, cercando intanto di far sentire la nostra voce di pazienti, anche ai firmatari della pdl 58, poi abbiamo organizzato insieme anche un convegno con tutti gli interessati e diverse personalità internazionali. Continue reading


Presentazione del libro Dopo la guerra alla droga

Un piano per la regolamentazione legale delle droghe

(Blueprint for Regulation)

a cura di Transform – Drug Policy Foundation

Scarica il riassunto esecutivo

 

Lunedì 21 maggio 2012

Ore 18.00

Ceffé Basaglia – Via Mantova 34 – Torino

 

La guerra globale alle droghe ha compiuto 50 anni. Il fallimento – sociale, sanitario, della giustizia e dei diritti umani,  della lotta alle mafie del  narcotraffico – dell’approccio proibizionista e repressivo delle Convenzioni internazionali è dimostrato dalle evidenze di  una vasta letteratura scientifica internazionale e  sostenuto da un articolato movimento globale per la riforma delle politiche sulle droghe. Scienza e movimenti hanno messo in moto un processo di riflessione critica che negli ultimi anni è arrivato sin dentro le istituzioni sovranazionali. Continue reading


Festa della Semina 2012 – Genova

festa della semina genova 2013Autoproduciamo Cannabis e Cultura!

Sono ormai 14 anni che il Csa Terra di Nessuno propone la Festa della Semina.

Un evento che riteniamo dovrebbe essere alla stessa stregua della festa per la mietitura del grano, della vendemmia, festa per un gesto naturale come quello di seminare liberamente una pianta.

Una pianta come la canapa, utilizzata da millenni e riconosciuta con proprietà terapeutiche persino nel nostro paese.

Ribadiremo anche in questa occasione il diritto all’autodeterminazione e a poter coltivare questa pianta, continuando a denunciare le morti, gli arresti e i danni causati quotidianamente dalle narco-mafie e dalla nostra legislazione, a comuni cittadini, magari anche malati, solo perché consumatori e/o autocoltivatori.

Come il Csa Terra di Nessuno che da quasi 15 anni, pratichiamo autoproduzione e rivendichiamo il diritto ad un uso ludico e terapeutico! Ben consapevoli che questa cultura sta fuori dai giochi di potere o interessi elettorali che ci hanno impedito di poter realizzare la “Festa della semina 2012” in una piazza cittadina.

Avremmo voluto, come 10 anni fa riportare questo evento nel cuore della città. Ma non ci fermeremo, scenderemo comunque in piazza Matteotti sabato 14 aprile dalle 16 alle 19 per rivendicare i nostri diritti e seminare nuove speranze!

E’ ora di piantarla!

In dettaglio gli appuntamenti: Continue reading


Festa della Semina 2012 – Presentazione del libro “Leone Bianco Leone Nero”

         Un viaggio attraverso un mondo d’ingiustizie, sprechi e verità nascoste

La situazione che concerne le politiche sulle droghe  in Italia non  sembra voler cambiare, neppure dopo l’uscita in giugno 2011 della relazione scritta dalla “World commission of drug policy”, composta da numerosi politici e tecnici di tutto il mondo che denuncia il fallimento della “war on drugs” sia in termini economici che in termini di promozione della salute. Mentre in altri stati europei e del mondo si stanno tentando azioni alternative, in Italia il proibizionismo  è talmente radicato che non viene percepito come una scelta politica, ma come l’unica forma di interevento in relazione all’uso di sostanze; tuttavia in diversi decenni ha prodotto un considerevole aumento della domanda ed il consolidamento di cartelli e narcomafie colluse con i governi occidentali che speculano sulla nostra salute. Intanto i consumatori di sostanze continuano ad essere perseguitati, uccisi dalla brutalità poliziesca, arrestati e limitati nelle loro libertà personali: recentemente Serpelloni, capo del Dipartimento Politiche Antidroga rimasto in carica nell’attuale governo, ha dichiarato che i consumatori di sostanze devono essere trattati alla stregua di malati da curare ed ai quali non deve essere data la possibilità di lavorare e di avere la patente. Ma è davvero così? Il modello medico ed il modello morale descrivono in modo adeguato il fenomeno legato all’uso di sostanze? Esistono modelli alternativi che siano in grado di tenere in considerazione la complessità legata ai comportamenti di assunzione ed il ruolo attivo del consumatore, dei suoi significati e dei contesti in cui usa? Esistono politiche alternative alla repressione, al controllo sociale ed alla medicalizzazione dei consumi?

In occasione della festa della semina di quest’anno abbiamo deciso di dare voce ad una delle tante e troppe vittime del proibizionismo, Giuseppe Nicosia, che ha subito la condanna più pesante per un reato “primo a caso”. Continue reading


Vienna 2012 – La fine del mondo proibizionista

Sono passati nove anni da quando, nell’Aprile del 2003,  andammo in tantissime/i dall’Italia, dal resto d’Europa e del mondo  a Vienna in occasione della 40° Conferenza Internazionale dell’Onu sulle droghe.  In quei giorni l’ipocrisia proibizionista toccava il culmine: senza crepe e senza nessun ragionevole dubbio nutriva i programmi elettorali delle destre, anche di quelle nostrane.

Mentre noi accerchiavamo il palazzo l’allora ministro degli esteri Gianfranco Fini era presente  per annunciare il varo di quell’infame legge che tre anni dopo verrà approvata grazie al sostegno del diversamente intelligente Giovanardi. Con il ricorso al decretamento d’urgenza ci si è opportunamente adoperati per privarla di un doveroso dibattito politico, inserendola tra le norme securitarie in occasione delle olimpiadi invernali di Torino: un paradossale scenario in cui la “neve” necessaria per praticare lo sport ha acquisito, nelle menti distorte dei promotori della legge, il significato dell’espressione gergale che rappresenta.

Quando contrastavamo dal basso l’approvazione della Fini/Giovanardi ciò che ci ripetevamo era che una volta entrata in vigore sarebbero stati gli stessi effetti della famigerata legge a crearne gli anticorpi, a stimolare il dissenso e produrre consapevolezza. Oggi, attraverso vere e proprie pene mascherate con sanzioni amministrative, unite ai controlli su strada e nei posti di lavoro l’ingerenza nelle condotte private delle persone è sotto gli occhi di tutti/e: ne peggiora l’esistenza, aumenta i consumi e non genera sicurezza alcuna.

Anche a livello istituzionale si registrano segnali di un cambiamento di rotta che partono dal Rapporto della Commissione Latino Americana su Droghe e Democrazia di due anni fa per giungere alla più recente Global Commission on Drug Policy; entrambe denunciano senza ombra di dubbio il fallimento delle politiche proibizioniste e la grave violazione dei diritti civili che tali pratiche comportano.

A ottobre 2011 nasce in Italia un nuovo coordinamento antiproibizionista con l’intento di proporre un concetto differente del “problema droga”, che si discosti nettamente dai “dogmi” visionari e farneticanti del Dipartimento Politiche Antidroga di Giovanardi e Serpelloni (quest’ultimo ancora in carica nel governo Monti). Continue reading


Bianzino: terza udienza

Last minute, ma ci siamo e pronti per la terza udienza del processo di Aldo.

Questa volta numerosi, speriamo e rumorosi….

Tira un vento nuovo mentre la legge Fini-Giovanardi, in nome della tolleranza meno zero, continua a moltiplicare procedimenti amministrativi e penali, ad arrestare, a riempire le carceri e uccidere chi usa sostanze psicoattive, lasciando arricchire i narcotrafficanti e incentivando i profitti dei “cartelli.

Perugia che stringe patti sicurezza con Maroni, che apre occhi inquisitori sui consumatori e li chiude di fronte ai Casalesi che con i soldi dello spaccio rilevano appalti ed aprono società fittizie con scioltezza.

Il 15 Settembre 2011 a Ponte San Giovanni sono stati sequestrati 300 appartamenti in costruzione, due alberghi, quattro terreni, 200 conti correnti, 144 macchinoni, due imbarcazioni… imprenditoria camorrista con base operativa a Perugia!

Tira un vento rispetto al business del proibizionismo che da sempre genera violenza, polvere da sparo e spargimenti di sangue per accaparrarsi i proventi illeciti.

Tira un vento rispetto alla militarizzazione dell’ordine pubblico, al proliferare di leggi repressive, razziali, proibizioniste e securitarie, alle violenze di stato, i pestaggi, le minacce, i ricatti, carceri, ritorsioni e TSO. Continue reading