Quando la realtà supera la fantasia

La realtà supera la fantasia raggiungendo il grottesco nelle dichiarazioni dei senatori Razzi e Giovanardi, L’Agenzia Capitolina sulle Tossicodipendenze e Claudia Sterzi

Razzi-MINIFonte: Million Marijuana March

Quando la realtà supera la fantasia, il Senatore Razzi riesce a essere addirittura più caricaturale della sua caricatura, scavalcando l’interpretazione del bravissimo Crozza; ecco cosa afferma il fine pensatore Razzi (quello vero) sulla legge Fini-Giovanardi nel corso di una puntata del programma televisivo ServizioPubblico.

Un’altra chicca demenziale compare nel seguente video di due minuti sul convegno di chiara matrice proibizionista organizzato da EOS Luiss: “Droghe leggere in Italia, tra libertà personale e tutela della salute”.

Allo stesso tavolo, ci erudiscono sul tema, oltre all’immancabile Giovanardi con le solite grottesche e fantascientifiche visioni sui danni cerebrali della Cannabis, il Dott. Massimo Canu direttore della Agenzia Capitolina sulle Tossicodipendenze (versione romana del DPA serpelloniano), Giuseppe Verneri dell’Ass. EOS Luiss e l’antiproibizionista Claudia Sterzi presidente dell’Associazione Radicale Antiproibizionista (ARA).

Claudia Sterzi, dal minuto 1:14 al minuto 1:29, in 15 secondi ci informa che (trascrizione testuale):

…il danno economico quale potrebbe essere? Quando le sostanze fossero legali e quindi controllate, i costi per la salute sono più o meno quelli, come abbiamo detto, che poi ci sono per la cattiva nutrizione, per l’alcol, per il tabacco…

Perfetto, allora evidentemente l’OMS mente quando afferma che le due sostanze, sebbene legali, che in assoluto producono più morti della somma di tutte le altre sostanze illegali e legali, sono proprio l’alcol e il tabacco! Meno male che è antiproibizionista, neanche Serpelloni è mai giunto a tanto…

La ACT (Agenzia Capitolina sulle Tossicodipendenze) già in passato aveva fatto parlare di sé – o forse sarebbe più corretto dire: “ridere di sé” – con la campagna “#MOLTOMEGLIO…”, della quale non si comprendono nè il senso nè la finalità. Unico effetto certo è che ha provocato in rete un’enormità di battute con i suoi manifesti demenziali pagati con denaro pubblico. Continue reading


Street Parade della Città di Sotto, Sabato 14 giugno, Genova

Street Parade della Città di Sotto 14-06-14Street Parade della Città di Sotto 14-06-14 retro


ACIDTEKNO Night- Benefit arresti, Sab 7/6@ Hell Chuncho occupato – Torino

Hell Chuncho 07-06-14


Carta dei diritti delle persone che usano sostanze – Genova 2014

Carta dei DirittiScarica il pdf

Siamo persone che usano o hanno usato sostanze; persone prima di tutto, dotate di dignità e del diritto a condurre un’esistenza libera nelle comunità cui apparteniamo e nel mondo intero.

Siamo persone, che usano sostanze perché riteniamo ciò una scelta, possibile e insindacabile nel rispetto del valore della persona umana.

Noi conduciamo un’esistenza fatta di relazioni e affetti, impegnata sotto il profilo professionale e civico, ma minacciata da norme che tendono a punirci come criminali.

Siamo persone che hanno visto e rischiano di vedere calpestata la propria dignità a causa dello stigma e del pregiudizio.

Siamo persone che hanno subito crimini in nome di una “guerra alla droga” il cui fallimento è palese a livello mondiale. Guerra alla droga che in realtà è una guerra alle persone che ne fanno uso.

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Canapisa 2014

CANAPISA-2014MANIFESTAZIONE NAZIONALE – STREET PARADE ANTIPROIBIZIONISTA

SABATO 31 MAGGIO 2014 ORE 16 – PIAZZA SANT’ANTONIO – PISA

Per adesioni e maggiori informazioni: canapisa@inventati.org – www.osservatorioantipro.org

APPELLO CANAPISA 2014

“NIENTE SU DI NOI SENZA DI NOI”

Con la cancellazione per illegittimità costituzionale della legge Fini-Giovanardi sulle droghe, è rientrata in vigore la precedente normativa del 1990, la Jervolino-Vassali.

Dopo mezzo secolo di escalation proibizionista, la legge Fini-Giovanardi (dal 2006 al 2014) aveva rappresentato un ulteriore inasprimento delle politiche antidroga e la sua cancellazione fa rivivere le politiche architettate per il contesto culturale degli anni 80-90. Ma dagli anni novanta ad oggi la diffusione delle sostanze è aumentata e non riguarda più solo quei soggetti considerati marginali.

Gli unici ad affermare il contrario sono i rappresentanti del Dipartimento Politiche Antidroga (DPA), organismo istituito ad Hoc nel 2006 dalla legge appena dichiarata incostituzionale e che rimane inspiegabilmente ancora in piedi. Quest’apparato politico travestito da istituto scientifico pretende di dettare la verità assoluta sulle droghe e con i suoi poteri straordinari , conferitigli da una delega governativa,  rappresenta il maggior nemico alla liberazione della canapa ed ad un approccio pragmatico, sensato e socialmente condiviso delle politiche sulle droghe. Dai suoi annunci traspare con chiarezza l’intenzione di perseverare con la linea ultra proibizionista contro  i drogati,  fondata  su concetti come la deterrenza, la repressione, le cure forzate. Continue reading


Droghe, il governo si fa di Giovanardi

million-march-marijana-2014-romaFonte: sinistraunita.org

by Cecchino Antonini

«Basta con il mito della marijuana “pesante”», dice Leonardo Fiorentini, direttore di Fuoriluogo. Vale a dire basta col chiodo fisso di Giovanardi, l’autore di una delle peggiori leggi della storia del codice penale italiano. La Fini-Giovanardi, responsabile di parecchi morti, del sovraffollamento delle carceri e dell’ipertrofia dei conti bancari delle ‘ndrine e di altre narcomafie. La Fini-Giovanardi, scivolata nel codice senza nemmeno l’onore di un dibattito parlamentare perché “nascosta” in un decreto legge urgente per le Olimpiadi invernali di Torino. La democrazia è un lusso che Giovanardi, e tutti i governi che sono venuti dopo, non hanno mai inteso concedere. Ma, soprattutto, la Fini-Giovanardi è incostituzionale. Lo ha scritto la Consulta e Forum droghe lo ha ricordato in una lettera al presidente del Senato, Grasso. E già, perché Giovanardi, ora, è relatore del decreto Lorenzin per conto del governo delle larghe intese a guida Pd. Per questo Fiorentini è al secondo giorno di digiuno. «Se non ci stupiamo troppo che Giovanardi non capisca la polemica delle associazioni che si sono sollevate contro la sua nomina, continuano invece a stupirci le sue dichiarazioni sulla cannabis transgenica “arricchita e che presenta un Thc altissimo”. Anche perchè il suo fidato Capo Dipartimento Antidroga, che annunciava ogni settimana percentuali di THC crescenti ormai abbondantemente oltre il 50%, nelle sue relazioni annuali al parlamento ha sempre poi pubblicato i dati sulla qualità delle sostanze sequestrate (quindi sulla droga che circola effettivamente nelle strade): nel 2012, ultimo dato disponibile, il THC presente non superava il 10% di media, una percentuale più o meno stabile dal 2001 in poi».

Oggi la staffetta del digiuno sarà impugnata da Maria Stagnitta, Presidente di Forum Droghe poi il testimone passerà ad altri esponenti dell’arcipelago antiproibizionista fino al 19 maggio «La decisione di conferire a Carlo Giovanardi l’incarico di relatore sul provvedimento di conversione in legge del decreto Lorenzin sulle droghe è l’ultima stupefacente provocazione – continua Fiorentini – essa rappresenta un insulto in primis alla ragione, poi alla Corte Costituzionale che poche settimane fa ha bocciato la legge che portava il suo nome e, in ultimo, alla dignità stessa del Senato. È una decisione che va respinta con forza: torna in campo, con un ruolo di primo piano, il mandante e l’esecutore di uno stupro istituzionale quale fu quello che portò all’approvazione all’interno del decreto sulle Olimpiadi invernali di Torino della legge che ha portato in galera illegittimamente decine di migliaia di persone. Pare quindi che in Italia possa accadere che l’autore di una legge dichiarata incostituzionale da poco più di due mesi diventi il relatore di un decreto che deve rimediare ai guasti da lui provocati. In un paese normale l’autore di questo scempio avrebbe il buon gusto di tacere: invece straparla sulle droghe e, purtroppo, non solo su quelle». Continue reading


Verso l’Umanopolio – Quali scenari dopo la cancellazione della legge Fini-Giovanardi sulle droghe?

Dibattito MMM 2014Venerdì 9 maggio dalle 17,30 al C.S.O.A. Forte Prenestino

Riteniamo indispensabile un ripensamento globale delle politiche sulle droghe, un superamento del proibizionismo su scala planetaria e delineare nuove prospettive a partire dalle persone che usano sostanze psicoattive, dai loro diritti, dalle loro definizioni dei problemi e dalle loro aspettative e proposte sintetizzate nei punti della “Carta delle persone che usano sostanze – Genova 2014”.

Vogliamo valorizzare gli elementi positivi emersi in anni di lavoro sulla riduzione del danno e la limitazione dei rischi, le esperienze di autogestione delle persone che usano sostanze, la capacità di rinnovamento di una parte dei servizi  partendo da quegli operatori e quelle associazioni con i/le quali negli anni abbiamo condiviso percorsi e alle volte ci siamo meticciati.

Vogliamo ragionare su legalizzazione e liberalizzazione o regolamentazione, tenendo conto delle possibili derive speculative del mercato selvaggio, sempre in agguato e capace di fagocitare tutto come sta avvenendo in Spagna in una parte dei CSC e delle mire monopolistiche delle multinazionali del farmaco e del tabacco, anche alla luce di quanto sta avvenendo in Canada dal primo aprile 2014.

Vogliamo sapere cosa ne sarà delle persone ancora detenute per una legge che non c’è più e in attesa del ricalcolo della pena dopo tre mesi dalla cancellazione della Fini Giovanardi.

Vogliamo, infine, riflettere sulla situazione italiana attuale, sulle posizioni in materia del governo Renzi, Alfano, Giovanardi e del Decreto Lorenzin.

Di tutto ciò e altro ancora parleremo venerdì 9 maggio dalle 17:30 al C.S.O.A. Forte Prenestino. Continue reading


Million Marijuana March – spot

Million 2014 2

Roma, 10 Maggio 2014, quattordicesima edizione italiana della Million Marijuana March per inaugurare l’era dell’UMANOPOLIO; il monopolio degli umani sui beni comuni, patrimoni della umanità non cedibili ai mercati.

 


Million Marijuana March 2014

MillionRoma, 10 Maggio 2014, quattordicesima edizione italiana della Million Marijuana March per inaugurare l’era dell’UMANOPOLIO; il monopolio degli umani sui beni comuni, patrimoni della umanità non cedibili ai mercati.

Nelle strade di Roma, come in centinaia di città nel resto del mondo, per:

  • la fine della persecuzione delle persone che utilizzano sostanze rese illecite dal proibizionismo
  • il diritto all’uso terapeutico immediato per i pazienti che necessitano della cannabis
  • il diritto a coltivare liberamente una pianta che è un pezzo del patrimonio botanico del pianeta che appartiene all’umanità intera.

In questo momento storico, in cui si ridefiniscono, non solo a livello nazionale, gli equilibri economici e politici del pianeta, è chiaro che l'”alta” finanza, le multinazionali farmaceutiche e del tabacco puntino al controllo globale del mercato della Cannabis attualmente gestito dalle mafie, per sottrarre ancora una volta la Pianta a tutta l’umanità.La spinta verso nuovi e fertili terreni di investimento cui sono costrette le multinazionali del tabacco, in seguito alle numerose class-action perse, e l’apertura culturale e intergenerazionale alla cannabis, ormai radicata da decenni nei costumi planetari, rende la Cannabis una merce appetibile per gli affari di questi colossi finanziari.

É pertanto necessario sottrarre il monopolio della produzione, importazione e distribuzione alle narcomafie ed impedire l’affidamento alle multinazionali farmaceutiche e del tabacco: nessun monopolio per la Cannabis bene comune!

L’unica strada che possiamo e dobbiamo percorrere è reclamare la libertà di coltivare le nostre piante come diritto naturale, inalienabile e non cedibile ne trattabile.

Un avanzamento, questo, che si rende necessario non solo sul piano economico-finanziario, ma anche su quello legislativo.

La recente cancellazione della Fini/Giovanardi per incostituzionalità, con le odiose tabelle quantitative e i bassissimi limiti oltre i quali si era automaticamente considerati spacciatori e condannati ha sicuramente determinato una riduzione del danno.

Un danno che rimane però ancora alto, che non ci basta ridurre ma dobbiamo azzerare perché invasivo nelle vite delle persone, delle quali limita libertà e diritti, perseguendole oltre che penalmente anche amministrativamente con sanzioni che ne annullano i diritti di cittadinanza.

Un danno che è ancora altissimo per tutte le persone ingiustamente condannate e private della libertà personale, ammassate in gabbie oltre i limiti della decenza (limiti che un paese che si definisce civile dovrebbe rispettare), in condizioni carcerarie disastrose per le quali a breve, dopo numerosi richiami della Comunità Europea, l’Italia sarà sanzionata.

Per tutte queste vittime del proibizionismo detenute sulla base di una legge incostituzionale, che non sarebbero finite in galera con l’attuale DPR 309/90 e che sono ancora in gran parte detenute in attesa che vengano ricalcolate le pene, chiediamo giustizia immediata!

Inoltre la attuale legge, il DPR 309/90, ha 24 anni ed è anche essa radicata in un proibizionismo fuori dal tempo e dal contesto storico, troppo indietro rispetto al sentire diffuso nella società e ai suoi bisogni mutati assieme ai costumi.

Nella attuale situazione è necessario e irrimandabile avanzare verso politiche altre, con approcci totalmente diversi al fenomeno della assunzione di sostanze che il proibizionismo trasforma in problema sociale, giudiziario e di ordine pubblico.

Ci riconosciamo nella “Carta dei diritti delle persone che usano sostanze – Genova 2014”, che consideriamo una sorta di “Costituzione” entro la quale e non oltre dovrà muoversi chi vorrà legiferare in materia senza calare leggi dall’alto e contro il sentire delle persone da queste leggi
interessate.

Chiediamo inoltre l’abolizione del DPA  (Dipartimento Politiche Antidroga) che arroga a sè, espletandole con un furore ideologico e un accanimento degno della peggiore propaganda proibizionista, funzioni che dovrebbero essere molto più pragmaticamente di competenza dei ministeri della salute, della giustizia e delle politiche sociali. Continue reading


Festa della Semina 2014

semina-2014Sabato 5 Aprile 2014
Centro Sociale Occupato Autogestito Gabrio

Le nostre città le immaginiamo e le vogliamo libere, dal mercato, dalle speculazioni, da chi quotidianamente pretende di guadagnare sui nostri corpi e sulle nostre vite. Ma liberare le città per noi vuole dire liberare innanzitutto chi le vive, dalle oppressioni culturali di stampo razzista o sessista, dai diritti negati tutti i giorni, da stupidi ed inutili proibizionismi che pretendono sempre più di determinarci. Siamo giunti alla quattordicesima edizione della Festa della Semina, l’ultima nella storica sede di Via Revello, e sentiamo oggi una forte aria di cambiamento, che da oltre oceano si propaga anche in Europa e giunge fin da noi. Un’aria diversa da quel clima di terrore diffuso che ha prodotto per ben otto anni la Fini/Giovnardi, legge studiata ad hoc per individuare e colpire chi usa sostanze, come ben dimostrano i dati sulla popolazione carceraria e l’ingente mole di provvedimenti amministrativi tesi a limitarne le libertà. Questa legge ha avuto il triste merito di andare a toccare tutti i tipi di usi, perfino quelli meno visibili e problematici, stroncando con il ricatto delle sanzioni e della perdita del lavoro ogni forma possibile di resistenza e di rivendicazione. Nel frattempo a fronte dei due miliardi di euro annui spesi in repressione, le mafie ne guadagnavano ben 60 nella totale impunità! Se in questi otto anni siamo stati costretti a difenderci subendo comunque pesanti vessazioni , ora è il momento di avanzare uniti, perseguendo quel diritto all’autodeterminazione che contrapponiamo fortemente alle logiche del mercato: noi non nasciamo consumatori ma assuntori di sostanze, ed è del tutto fuorviante anche solo pensare di impedire o proibire un comportamento innato, allo scopo di assoggettarlo a meri intenti di profitto che poco ci appartengono. E’ giunta l’ora di riprenderci ciò che è nostro e nel modo in cui siamo abituati a farlo, dal basso con l’autorganizzazione, l’autogestione e l’autoproduzione. Continue reading