«Basta criminalizzare chi fa uso di droghe, sì ad un uso libero e consapevole», urla al megafono Alberto Mari, uno degli storici organizzatori dell’iniziativa. Lo striscione all’inizio del corteo riassume il senso della manifestazione: «Canapisa libera tutti. No carcere. No psichiatria». Osservatorio anti-proibizionista e Canapisa Crew da anni contestano le leggi proibizioniste, fanno informazione sulle sostanze stupefacenti. Contrastano anche la psichiatria moderna che, dicono gli organizzatori, «impone l’uso di psicofarmaci, in contrasto con il diritto all’autodeterminazione dell’individuo». Nel corteo è presente anche il collettivo antipsichiatrico Antonin Artaud.
I soliti fascisti
Noi Adesso Pisa e Fratelli d’Italia-An hanno consegnato centinaia di firme al questore contro Canapisa. «Durante il colloquio, i delegati hanno riferito le numerose e documentate lamentele che i cittadini che sono accorsi ai banchetti organizzati negli ultimi mesi hanno portato all’attenzione dei militanti che raccoglievano le firme – si legge in una nota -. Il questore, nel prendere atto di questi resoconti dettagliati, si è impegnato a riportare il problema sui tavoli tecnici di sua competenza».
Non si capisce la faccia tosta di certi personaggi, la loro legge è stata bocciata dalla Consulta ma soprattutto, dal punto di vista politico, questi sono i responsabili delle incarcerazioni e delle morti in carcere. Ancora una volta hanno perso un’occasione per stare zitti!