Category Archives: Appuntamenti

Million Marijuana March 2013

 

mmm 2013

TANTA GALERA PER NOI MOLTISSIMI
MILIARDI DI EURO PER LORO POCHISSIMI

Più di 120 mila persone arrestate negli ultimi sette anni grazie alla legge Fini/Giovanardi, più di 22 milioni di piante di canapa sequestrate solo nel 2012, annualmente un numero imprecisato di miliardi esentasse finiti nelle casse delle narcomafie.

In contemporanea in tutto il mondo per ottenere:

1) LA FINE DELLE PERSECUZIONI PER I CONSUMATORI.
2) ACCESSO IMMEDIATO ALL’USO TERAPEUTICO PER I PAZIENTI.
3)DIRITTO A COLTIVARE LIBERAMENTE LA CANNABIS, BENE COMUNE, PATRIMONIO DELL’UMANITA’.

TREDICESIMA EDIZIONE ITALIANA M.M.M., DEDICATA A TUTTE LE VITTIME DEL PROIBIZIONISMO, MASSACRATE DI BOTTE IN GALERA O ANCORA PRIMA DI ARRIVARCI, E IN PARTICOLARE A ALDO BIANZINO, DI CUI ESIGIAMO LA RIAPERTURA DEL PROCESSO PER OMICIDIO.

801 DIFFERENTI CITTA’ DI 71 DIFFERENTI STATI MARCIANO DAL 1999 IN TUTTO IL MONDO:
http://www.cannabis.shoutwiki.com/wiki/Global_Marijuana_March_cities

E’ sempre più chiaro che la vera finalità di questa legge è rafforzare il monopolio della produzione, importazione e distribuzione delle sostanze illecite affidato alle narcomafie. Una esclusività che con la precedente 309/90 cominciava a scricchiolare, messa in discussione da un numero sempre crescente di assoluzioni per chi autocoltivava il proprio consumo. Alcune crepe comunque iniziano finalmente ad aprirsi anche con una legge pensata per non lasciare margini di discrezionalità interpretativa ai giudici. Oltre a diverse sentenze positive della cassazzione c’è l’importante ricorso alla Consulta da parte della terza corte penale di appello di Roma il 28 gennaio 2013 per presunta incostituzionalità della 49/06.
(1) Se venisse giudicata incostituzionale sarebbe automaticamente la fine della Fini/Giovanardi e presumibilmente anche tutte la condanne ingiustamente comminate con
una legge incostituzionale decadrebbero con la conseguente scarcerazione degli/delle ingiustamente incarcerati/e negli ultimi 7 anni.
(2) Se intanto si sapesse, le difese degli/delle imputati/e potrebbere chiedere la sospensione dei processi in attesa che la Consulta si pronunci. Sebbene il giudice decide in autonomia esiste la possibilità che una parte dei tribunali decida positivamente, ciò aprirebbe la strada ad altri ricorsi per le stesse motivazioni costituendo un importante elemento di pressione.
(3) La Consulta potrebbe prendersi anche un anno se nessuno dice niente nella distrazione generale, inoltre, secondo il parere di tecnici che conoscono i precedenti,
la Consulta pare che se non c’è su un tema una forte attenzione sociale, tenda in genere ad agire ponziopilatamente lasciando le cose invariate.
(4) Sarebbe un bello smacco per tutta la destra e non solo per Fini e Giovanardi, metterebbe inoltre in imbarazzo anche quella parte del centrosinistra,
che pur non definendosi proibizionista nulla ha fatto dal 2006 ad oggi per cancellarla.
(5) Si ritornerebbe automaticamente alla precedente 309/90 e molto probabilmente il prossimo governo si potrebbe trovare a dover legiferare di nuovo in materia, anche se non è automaticamente obbligato ma, se l’attenzione sale potrebbe essere più facile superare la 309/90 adeguando la nostra normativa a quella del resto dell’ Europa, ossia, come auspichiamo, il diritto ad autoprodurre il proprio consumo. Continue reading


T.A.Z. against Business

SAMSUNGDa diversi anni la scena dei free parties ha conosciuto un lento declino, che chiunque abbia frequentato questo ambiente anche solo per qualche tempo ha avuto modo di notare. Questo declino è dovuto non solo alla carenza di autogestione, ma anche alla scarsita’ di comunicazione su tematiche culturali e di controinformazione, con la conseguente inconsapevolezza delle cosiddette nuove leve, aumentate in proporzione alla facile reperibilita’ degli eventi; oltre a questo, in diversi Paesi europei la realizzazione e  l’inasprirsi di “leggi anti-rave” non ha di certo facilitato la situazione.

Alcuni recenti eventi come la festa di Cusago e il Karnival dimostrano in maniera lampante questa tendenza. Ma questa volta non vogliamo soffermarci sulla brutalità, la pochezza, l’inettitudine e l’incompetenza delle forze dell’ordine e delle istituzioni che sono intervenute in queste situazioni, che ormai diamo per scontate visti i chiari intenti repressivi. Questa volta vogliamo fare auto-critica come movimento.

I free parties, sono particolari situazioni di festa basati sul concetto di T.A.Z. (temporary autonomous zone). Per fare free parties non bastano casse e musica in una situazione illegale (altrimenti anche una discoteca che non fattura le entrate sarebbe un free party), servono particolari premesse sociali e politiche, utili a creare un ambiente auto-gestito.

Analizzando le pratiche per lo svolgimento di T.A.Z. e situazioni autogestite riteniamo particolarmente importanti quelle pratiche volte alla sicurezza dell’ evento e alla comunicazione degli intenti che ne stanno alla base.

In particolare riteniamo fondamentale: Continue reading


Free T.A.Z.

Free Taz


I° FESTA DELLA SEMINA – PISA

Festa semina Pisa

sabato 13 Aprile 2013 @Ex Colorificio Liberato Pisa

Quest’anno per la prima volta l’Osservatorio Antiproibizionista/Canapisa Crew ha deciso di festeggiare La Festa della semina; ma non sarà una semplice occasione di ritrovo ludico ma una precisa scelta politica che si inscrive all’interno di una battaglia più ampia, quella antiproibizionista, una battaglia che parla anzitutto di diritti negati. Ogni anno cresce in Italia il numero degli arresti legati all’ambito droghe e molti di questi riguardano i consumatori e le consumatrici di cannabis.

Il meccanismo perverso e criminale del proibizionismo si alimenta e trae linfa da leggi securitarie e vive e si rigenera in un clima culturale e politico troppo spesso dominato dall’ignoranza, un ignoranza che le attuali leggi antidroga eleva a sistema di dominio. Si tratta di un meccanismo che da una parte proibisce e criminalizza, e dall’altra incrementa all’ennesima potenza i profitti delle narcomafie stringendo il consumatore verso la repressione da un lato e verso le dinamiche legate al mercato dello spaccio dall’altro. La nostra festa della semina è dunque un gesto di liberazione e di riconquista di uno spazio pubblico, perchè dice in maniera molto semplice e lineare che è possibile sgretolare il fronte proibizionista a partire dalla nostra quotidianità, da gesti che possono apparire anche banali e simbolici, come quello di piantare un seme per difendere un bene comune! Piantare un seme per liberarsi appunto dalla logica delle mercificazione a cui la canapa così come tutte le altre sostanze è sottoposta; per liberarsi dallo strapotere delle narcomafie; per ricostruire un rapporto anche culturale nei confronti di una sostanza naturale. Continue reading


I° Festa della Semina – Ex Colorificio Liberato

Festa semina Pisasabato 13 Aprile 2013 @Ex Colorificio Liberato Pisa

Quest’anno per la prima volta l’Osservatorio Antiproibizionista/Canapisa Crew ha deciso di festeggiare la Festa della semina; ma non sarà una semplice occasione di ritrovo ludico ma una precisa scelta politica che si inscrive all’interno di una battaglia più ampia, quella antiproibizionista, una battaglia che parla anzitutto di diritti negati. Ogni anno cresce in Italia il numero degli arresti legati all’ambito droghe e molti di questi riguardano i consumatori e le consumatrici di cannabis.

Il meccanismo perverso e criminale del proibizionismo si alimenta e trae linfa da leggi securitarie e vive e si rigenera in un clima culturale e politico troppo spesso dominato dall’ignoranza, un ignoranza che le attuali leggi antidroga eleva a sistema di dominio. Si tratta di un meccanismo che da una parte proibisce e criminalizza, e dall’altra incrementa all’ennesima potenza i profitti delle narcomafie stringendo il consumatore verso la repressione da un lato e verso le dinamiche legate al mercato dello spaccio dall’altro. La nostra festa della semina è dunque un gesto di liberazione e di riconquista di uno spazio pubblico, perchè dice in maniera molto semplice e lineare che è possibile sgretolare il fronte proibizionista a partire dalla nostra quotidianità, da gesti che possono apparire anche banali e simbolici, come quello di piantare un seme per difendere un bene comune! Piantare un seme per liberarsi appunto dalla logica delle mercificazione a cui la canapa così come tutte le altre sostanze è sottoposta; per liberarsi dallo strapotere delle narcomafie; per ricostruire un rapporto anche culturale nei confronti di una sostanza naturale.

L’autoproduzione e la condivisione, unite alla consapevolezza, sono logiche proprie di una sana cultura antiproibizionista, ed è questa la cultura che vogliamo diffondere organizzando eventi come la Festa della Semina, convinti che ogni singolo seme, ogni singola pianta che riesce a crescere rappresenta una scelta di sottrazione dalle logiche di mercificazione delle sostanze e contribuisce a togliere un mattone dal muro del proibizionismo. E’ giunta l’ora di piantarla con il proibizonismo.

L’Osservatorio Antiproibizionista/Canapisa Crew una realtà che da quasi da quindici anni pratica antiproibizionismo e rivendica il diritto ad un uso sia ludico sia terapeutico delle sostanze che la legge proibisce. Siamo ben consapevoli che questa nostra cultura sta fuori dai giochi economici e da quelli di potere, ma siamo sempre più convinti che l’autoproduzione sia l’unica soluzione dal basso per disintegrare il proibizionismo e le narcomafie che da questo stato di cose traggono carburante. Continue reading


Festa della Semina @Csoa Gabrio – Torino

Festa semina gabrio 2013

Venerdì 5 Aprile 2013

FESTA DELLA SEMINA 2013

 

Scambio di semi e piantine | Condivisione di saperi | Controinformazione | Autoproduzione
—- Ore 21:
Verso il primo Cannabis Social Club Torino: Incontro con i pazienti

—- Dalle 23:

Live from Torre del Greco (NA)

|||||||| FUNKY PUSHERTZ ||||||||
aka Boom Buzz, Red Dog, Mastu Nzò, Kayaman, Tonico70

||||||| Mr. T-Bone meets DJ Pachelo |||||||

dancehall by:

||||||| Gigawave |||||||

NO POLICE | NO SMAZZO !

CSOA Gabrio Torino | CSA Terra di Nessuno Genova | Ex-Colorificio Liberato Pisa

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Festa della Semina al Csoa Gabrio

Festa semina gabrio 2013Scambio di semi e piantine | Condivisione di saperi | Controinformazione | Autoproduzione
—- Ore 21:
Verso il primo Cannabis Social Club Torino: Incontro con i pazienti

—- Dalle 23:

Live from Torre del Greco (NA)

|||||||| FUNKY PUSHERTZ ||||||||
aka Boom Buzz, Red Dog, Mastu Nzò, Kayaman, Tonico70

||||||| Mr. T-Bone meets DJ Pachelo |||||||

dancehall by:

||||||| Gigawave |||||||

NO POLICE | NO SMAZZO !

CSOA Gabrio Torino | CSA Terra di Nessuno Genova | Ex-Colorificio Liberato Pisa


Festa della Semina al CSA Terra di Nessuno

ManifestoSemina50x70-731x1024Anche quest’anno, la festa della semina è un momento per raccogliere idee, riflettere, organizzarsi e preparare il terreno per il futuro.
La situazione attuale è un caos in cui tutto può accadere. Grandi sconvolgimenti sociali, frutto della crisi, hanno tra i loro effetti quello di metterci a confronto con la realtà, non potendo più permetterci comode illusioni.
Sempre di più le categorie sociali in cui per anni siamo stati costretti senza quasi accorgercene vengono meno, anche se la strada verso la parità sociale è ancora lunga, iniziamo a sentirci più simili e vicini, sopratutto nelle difficoltà.
È un buon momento per far valere i propri diritti e concretizzare lotte che partono da lontano e hanno visto mietere moltissime vittime sotto i colpi della repressione.
Siamo stanchi di vivere con il peso della paura generata dalla persecuzione. Stanchi di dover subire il disagio sociale, l’abuso di sostanze e le situazioni di spaccio; reazioni spontanee ma disorganizzate e senza speranza, che di fatto non fanno altro che contribuire a mercato nero, narcotraffico e controllo sociale, rendendoci incapaci di difenderci e contrastare i loro effetti negativi.
Stanchi di dover rinunciare a una vita libera, all’autodeterminazione personale solo per il beneficio degli avidi, solo perchè non sappiamo organizzarci. Continue reading


Assemblea nazionale Antiproibizionista

CSC

Verso i Cannabis Club

Pisa 2 Marzo 2013 Ex Colorificio occupato

I danni del proibizionismo sono sotto gli occhi di tutti, eccetto, di coloro i quali offuscati da “indiscutibili principi ideologici” non possono né vogliono accettare le evidenze: reiterati accertamenti della persistente violazione dei diritti umani dei consumatori di sostanze, siano essi problematici o consapevoli, qualunque sia la sostanza che hanno deciso di assumere, “leggera” o “pesante”.

La posizione proibizionista, opposta a una concezione che rivendica l’esistenza (e lotta per la difesa) delle libertà individuali, si configura nella mente di alcuni dei suoi sostenitori, quale unica risposta possibile a una serie di problemi che un mercato illegale da una parte e l’abuso delle sostanze dall’altro, hanno certamente creato, tanto nelle collettività quanto negli individui. Malgrado si appartenga a tale categoria o ad una delle varianti più moderate, non è più accettabile non accorgersi del fallimento delle politiche proibizioniste sin qui perseguite a meno che non si convenga a quella categoria di censori ben conscia della genesi del modello ed in grado di sfruttarlo per meri fini economici e di controllo sociale.

Il fallimento è certo non solo perché non si è raggiunto l’obiettivo di un mondo libero dalle droghe, in origine sancito in seno alle organizzazioni mondiali, ma molto più per le conseguenze delle azioni poste in essere. Si è man mano assistito al consolidamento e all’accrescimento nel numero delle organizzazioni dedite al narcotraffico, all’indebolimento delle comunità attraverso la corruzione, agli aumentati problemi di natura sanitaria conseguenti a politiche errate e ad una sempre maggiore diffusione di sostanze utilizzate in maniera inconsapevole ed irresponsabile (ad esempio, basti pensare alla diffusione delle infezioni da Hiv in uno dei paesi maggiormente proibizionisti al mondo come la Russia). Al contempo, la violazione dei diritti umani perpetrata a più livelli ed in maniera differente nelle comunità – ancor più se povere, con maggior ferocia – generate dalle azioni di intelligence e polizia, hanno tradito i principi su cui si fondano le organizzazioni mondiali e hanno invalidato qualsiasi supposta liceità delle politiche di proibizione. Continue reading


Art@hack Lan Space

Molino fronte 19-01-13

Molino 19-01-13