Category Archives: Appuntamenti

Canapisa 2014

CANAPISA-2014MANIFESTAZIONE NAZIONALE – STREET PARADE ANTIPROIBIZIONISTA

SABATO 31 MAGGIO 2014 ORE 16 – PIAZZA SANT’ANTONIO – PISA

Per adesioni e maggiori informazioni: canapisa@inventati.org – www.osservatorioantipro.org

APPELLO CANAPISA 2014

“NIENTE SU DI NOI SENZA DI NOI”

Con la cancellazione per illegittimità costituzionale della legge Fini-Giovanardi sulle droghe, è rientrata in vigore la precedente normativa del 1990, la Jervolino-Vassali.

Dopo mezzo secolo di escalation proibizionista, la legge Fini-Giovanardi (dal 2006 al 2014) aveva rappresentato un ulteriore inasprimento delle politiche antidroga e la sua cancellazione fa rivivere le politiche architettate per il contesto culturale degli anni 80-90. Ma dagli anni novanta ad oggi la diffusione delle sostanze è aumentata e non riguarda più solo quei soggetti considerati marginali.

Gli unici ad affermare il contrario sono i rappresentanti del Dipartimento Politiche Antidroga (DPA), organismo istituito ad Hoc nel 2006 dalla legge appena dichiarata incostituzionale e che rimane inspiegabilmente ancora in piedi. Quest’apparato politico travestito da istituto scientifico pretende di dettare la verità assoluta sulle droghe e con i suoi poteri straordinari , conferitigli da una delega governativa,  rappresenta il maggior nemico alla liberazione della canapa ed ad un approccio pragmatico, sensato e socialmente condiviso delle politiche sulle droghe. Dai suoi annunci traspare con chiarezza l’intenzione di perseverare con la linea ultra proibizionista contro  i drogati,  fondata  su concetti come la deterrenza, la repressione, le cure forzate. Continue reading


Verso l’Umanopolio – Quali scenari dopo la cancellazione della legge Fini-Giovanardi sulle droghe?

Dibattito MMM 2014Venerdì 9 maggio dalle 17,30 al C.S.O.A. Forte Prenestino

Riteniamo indispensabile un ripensamento globale delle politiche sulle droghe, un superamento del proibizionismo su scala planetaria e delineare nuove prospettive a partire dalle persone che usano sostanze psicoattive, dai loro diritti, dalle loro definizioni dei problemi e dalle loro aspettative e proposte sintetizzate nei punti della “Carta delle persone che usano sostanze – Genova 2014”.

Vogliamo valorizzare gli elementi positivi emersi in anni di lavoro sulla riduzione del danno e la limitazione dei rischi, le esperienze di autogestione delle persone che usano sostanze, la capacità di rinnovamento di una parte dei servizi  partendo da quegli operatori e quelle associazioni con i/le quali negli anni abbiamo condiviso percorsi e alle volte ci siamo meticciati.

Vogliamo ragionare su legalizzazione e liberalizzazione o regolamentazione, tenendo conto delle possibili derive speculative del mercato selvaggio, sempre in agguato e capace di fagocitare tutto come sta avvenendo in Spagna in una parte dei CSC e delle mire monopolistiche delle multinazionali del farmaco e del tabacco, anche alla luce di quanto sta avvenendo in Canada dal primo aprile 2014.

Vogliamo sapere cosa ne sarà delle persone ancora detenute per una legge che non c’è più e in attesa del ricalcolo della pena dopo tre mesi dalla cancellazione della Fini Giovanardi.

Vogliamo, infine, riflettere sulla situazione italiana attuale, sulle posizioni in materia del governo Renzi, Alfano, Giovanardi e del Decreto Lorenzin.

Di tutto ciò e altro ancora parleremo venerdì 9 maggio dalle 17:30 al C.S.O.A. Forte Prenestino. Continue reading


Million Marijuana March – spot

Million 2014 2

Roma, 10 Maggio 2014, quattordicesima edizione italiana della Million Marijuana March per inaugurare l’era dell’UMANOPOLIO; il monopolio degli umani sui beni comuni, patrimoni della umanità non cedibili ai mercati.

http://www.youtube.com/watch?v=Km04cfRsx0Q

 


Million Marijuana March 2014

MillionRoma, 10 Maggio 2014, quattordicesima edizione italiana della Million Marijuana March per inaugurare l’era dell’UMANOPOLIO; il monopolio degli umani sui beni comuni, patrimoni della umanità non cedibili ai mercati.

Nelle strade di Roma, come in centinaia di città nel resto del mondo, per:

  • la fine della persecuzione delle persone che utilizzano sostanze rese illecite dal proibizionismo
  • il diritto all’uso terapeutico immediato per i pazienti che necessitano della cannabis
  • il diritto a coltivare liberamente una pianta che è un pezzo del patrimonio botanico del pianeta che appartiene all’umanità intera.

In questo momento storico, in cui si ridefiniscono, non solo a livello nazionale, gli equilibri economici e politici del pianeta, è chiaro che l'”alta” finanza, le multinazionali farmaceutiche e del tabacco puntino al controllo globale del mercato della Cannabis attualmente gestito dalle mafie, per sottrarre ancora una volta la Pianta a tutta l’umanità.La spinta verso nuovi e fertili terreni di investimento cui sono costrette le multinazionali del tabacco, in seguito alle numerose class-action perse, e l’apertura culturale e intergenerazionale alla cannabis, ormai radicata da decenni nei costumi planetari, rende la Cannabis una merce appetibile per gli affari di questi colossi finanziari.

É pertanto necessario sottrarre il monopolio della produzione, importazione e distribuzione alle narcomafie ed impedire l’affidamento alle multinazionali farmaceutiche e del tabacco: nessun monopolio per la Cannabis bene comune!

L’unica strada che possiamo e dobbiamo percorrere è reclamare la libertà di coltivare le nostre piante come diritto naturale, inalienabile e non cedibile ne trattabile.

Un avanzamento, questo, che si rende necessario non solo sul piano economico-finanziario, ma anche su quello legislativo.

La recente cancellazione della Fini/Giovanardi per incostituzionalità, con le odiose tabelle quantitative e i bassissimi limiti oltre i quali si era automaticamente considerati spacciatori e condannati ha sicuramente determinato una riduzione del danno.

Un danno che rimane però ancora alto, che non ci basta ridurre ma dobbiamo azzerare perché invasivo nelle vite delle persone, delle quali limita libertà e diritti, perseguendole oltre che penalmente anche amministrativamente con sanzioni che ne annullano i diritti di cittadinanza.

Un danno che è ancora altissimo per tutte le persone ingiustamente condannate e private della libertà personale, ammassate in gabbie oltre i limiti della decenza (limiti che un paese che si definisce civile dovrebbe rispettare), in condizioni carcerarie disastrose per le quali a breve, dopo numerosi richiami della Comunità Europea, l’Italia sarà sanzionata.

Per tutte queste vittime del proibizionismo detenute sulla base di una legge incostituzionale, che non sarebbero finite in galera con l’attuale DPR 309/90 e che sono ancora in gran parte detenute in attesa che vengano ricalcolate le pene, chiediamo giustizia immediata!

Inoltre la attuale legge, il DPR 309/90, ha 24 anni ed è anche essa radicata in un proibizionismo fuori dal tempo e dal contesto storico, troppo indietro rispetto al sentire diffuso nella società e ai suoi bisogni mutati assieme ai costumi.

Nella attuale situazione è necessario e irrimandabile avanzare verso politiche altre, con approcci totalmente diversi al fenomeno della assunzione di sostanze che il proibizionismo trasforma in problema sociale, giudiziario e di ordine pubblico.

Ci riconosciamo nella “Carta dei diritti delle persone che usano sostanze – Genova 2014”, che consideriamo una sorta di “Costituzione” entro la quale e non oltre dovrà muoversi chi vorrà legiferare in materia senza calare leggi dall’alto e contro il sentire delle persone da queste leggi
interessate.

Chiediamo inoltre l’abolizione del DPA  (Dipartimento Politiche Antidroga) che arroga a sè, espletandole con un furore ideologico e un accanimento degno della peggiore propaganda proibizionista, funzioni che dovrebbero essere molto più pragmaticamente di competenza dei ministeri della salute, della giustizia e delle politiche sociali. Continue reading


Aldo Bianzino – Lettera di Rudra alla vigilia del processo di secondo grado

aldo-bianzinoRiceviamo e pubblichiamo la lettera/appello di Rudra Bianzino alla vigilia del processo di secondo grado che vede coinvolta come unica indagata una guardia carceraria. L’appello, che facciamo anche nostro, è quello alla mobilitazione. Mobilitazione come conseguenza di un fatto indegno per un paese civile. Con in più la consapevolezza che una legge ingiusta è stata cancellata troppo tardi e dopo aver mietuto troppe vittime innocenti; Aldo è una di queste.

Venerdì 21 Febbraio prossimo ci sarà il processo di secondo grado per omissione di soccorso, come ricorso richiesto a nome dell’unica guardia carceraria indagata per la vicenda e condannata in primo grado!
Probabilmente si svolgerà in una seduta unica….
Per tanto è importante ROMPERE IL SILENZIO!! e se non lo facciamo noi come società per rivoltarci a ciò che accade non lo faranno certamente i media!

Per dire basta alle MORTI DI STATO!!

Non penso possiamo ritene di vivere in uno Stato che si fregia di essere “civile e democratico” fin quando si muore di carcere, si muore di Stato, si muore per mano di divise. Fin quando entri in carcere a 43 anni (per una legge che fra l’altro è stata considerata INCOSTITUZIONALE) e dopo neanche due giorni vieni ucciso e lasci tutto,la tua famiglia,la tua vita….
Fin quando questo Stato lascia sole le famiglie da lui stesso lese, senza un minimo di garanzia, e anzi ci si trova a lottare proprio contro questo sistema che non ha nemmeno il coraggio di ammettere le sue mancanze e anzi le compre con i mezzi più subdoli!

Se volete far sentire che non siamo servi i quali accettano tutto, ma pensate che dovrebbe essere lo Stato al servizio e a TUTELA del cittadino, per noi e per chi verrà SIETE INVITATI A PARTECIPARE!

Per manifestare l’indignazione e chiedere una Giustizia degna di essere chiamata in tal modo!

Per mio padre e per tutti gli altri!

Tribunale di Perugia, ore 9:00 ca.

Grazie a tutti,
Rudra


Sulle orme di Don Gallo

testata genova

Vai al sito della Conferenza

Due giornate di riflessione e confronto per riattivare un dibattito Nazionale sulle droghe. Con gli Operatori Pubblici, i Consumatori, e il Privatosociale.

Venerdì 28 febbraio e Sabato 1 marzo 2014 – Genova | Palazzo Ducale

14 anni dopo la Conferenza nazionale sulle droghe di Genova

Nel solco di Don Andrea Gallo per una nuova politica sulle droghe

“I consumatori di “droghe” che finiscono nelle maglie della legge e poi in carcere (più del 30% dei detenuti) ci finiscono per illegalità commesse al fine di procurarsi le sostanze dichiarate illegali e pertanto lasciate ai mercati clandestini. Inoltre, la demonizzazione, condannando alla clandestinità i consumatori dipendenti, sospinge, soprattutto i più poveri verso pratiche ad alto rischio di vita, in assenza di tutela sanitaria, dove si consuma al buio, senza possibilità di controlli sulla qualità e i dosaggi della sostanza acquistata.”

Andrea Gallo

Laboratori | Venerdì 28 febbraio | 11-13/14,30-18
I drogati senza cure
Il sistema dei servizi fra status quo ed innovazione
Le città e i drogati
Dalla progettazione all’uso degli spazi urbani. Vecchi e nuovi problemi nella gestione degli spazi sociali
Parlano i drogati
Fra rappresentanza e identità
I drogati e la legge
La legge italiana, il carcere per consumatori e tossicodipendenti e il panorama internazionale

Plenaria | Sabato 1 marzo | ore 9-14 
La fine della guerra alla droga e ai drogati

Comunità di San Benedetto al Porto insieme a: Antigone, CGIL, Coordinamento dei Garanti territoriali dei Detenuti, CNCA, LILA, Fondazione Michelucci, Forum Droghe, Gruppo Abele, Itaca, Itardd, Legacoopsociali, Società della Ragione, Unione Camere Penali
In collaborazione e con il Patrocinio della Regione Liguria e del Comune di Genova


La legge uccide! Manifestazione nazionale 8 Febbario, Roma

banner8-300x300Il 12 febbraio 2014 la Corte Costituzionale si pronuncerà sulle legge Fini-Giovanardi, entrata in vigore otto anna fa. Questa legge liberticida fa regredire di più di mezzo secolo la legislazione italiana in materia di sostanze e consumi, equiparando le cosiddette “droghe leggere” a quelle “pesanti” e criminalizzando pesantemente i consumatori.

Dietro le finte retoriche moraliste e proibizioniste di salvaguardia della salute, che sembrano poco credibili visti i numerosi scandali che mostrano come il consumo di sostanze stupefacenti sia largamente diffuso anche nell’ ambiente politico, si attua l’ ennesimo scempio sociale con il solo scopo di tutelare gli interessi di padrini e padroni.

Infatti, mentre aumenta la diffusione di droghe pesanti grazie alle guerre e al narcotraffico con un nuovo boom di consumo di eroina e cocaina in particolare tra giovani e giovanissimi e con la messa in circolo di sostanze di qualità inferiore e sempre più pericolose, la legge Fini-Giovanardi ottiene invece due importanti risultati:

1) Aumento dei reati connessi all’uso di sostanze, intasando il sistema giudiziario e facilitando l’arrivo a prescrizione di reati di tipo amministrativo (es: falso in bilancio).

2) Favorire un clima proibizionista in modo da espandere ulteriormente il mercato delle attuali narcomafie colluse col potere.

A questa legge ignobile si somma un clima fatto di informazione distorta e di esasperante repressione, in cui otto anni di Fini-Giovanardi hanno prodotto decine di migliaia di arresti, millenni di galera per la somma delle condanne, sovraffollamento e stato d’ emergenza del sistema carcerario, costi esorbitanti per la macchina repressiva e giudiziaria, tante, troppe persecuzioni e vittime ostaggio di impunità, ipocrisie e di reticenze.
Troppe le morti da non lasciare insabbiare che reclamano verità e giustizia. Continue reading


Kappa Futurfestival e consumo consapevole

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Il 13 e 14 luglio a Torino si è svolto, per il secondo anno consecutivo, nell’area del Parco Dora il Kappa Future-Festival 2013. A torto o ragione, questo rave-party legale, tutt’altro che “free” (costi da 35-40 euro a serata, e 55 per entrambe) viene presentato come  l’evento di musica elettronica italiano più importante dell’anno. Dalla sua comparsa, rivendica il marchio di festival musicale “intelligente”, contrapposto a quell’idea di festa tutta “musica, alcol e droghe”. Se non bastasse, a mettere enfasi a tale marchio s’è messo pure il Presidente Napolitano che ha insignito il rave-imprenditore Maurizio Vitale (che fa coppia con Gigi Mazzoleni nell’ideazione dell’evento) di un’onorificenza pubblica per il suo impegno nella campagna di sensibilizzazione a favore del divertimento consapevole. Nulla da eccepire riguardo tali obiettivi, stride un poco la creazione di un “sigillo di riduzione del danno” legato ad un festival promosso da un’azienda privata che nel contempo promuove il proprio di marchio (Robe di Kappa, appunto).

La riduzione del danno, uno dei pilastri fondamentali di serie strategie di contrasto a abusi e dipendenze, non è ristretta a mere azioni di supporto a coloro i quali si trovano in situazioni di consumo palesemente a rischio e nemmeno – come ad esempio vorrebbe il nostrano Dipartimento per le Politiche Antidroga – si può contenere all’interno di una supponente “Prevenzione delle patologie correlate”, nome coniato proprio dall’esimio dipartimento con lo scopo di svuotare di contenuto e limitare le pratiche in questione. E’ soprattutto in una visione paradigmatica di tale pilastro e attraverso le azioni di limitazione del rischio unite alla relazione costruita con i consumatori e con la collettività che nasce il concetto di consumo consapevole. Di più, la riduzione del danno concepita quale paradigma contro abusi, dipendenze e rischi derivanti dall’assunzione, contamina i restanti pilastri e li trasforma. La repressione nei confronti dei consumatori diventa lotta al narcotraffico, quello vero, reale; è evitato quel processo di detenzione sociale che porta al conseguente collasso delle carceri senza minimamente scalfire gli enormi interessi generati – che sono mafiosi quanto politici e certamente su scala globale. Soprattutto, si pone quale obiettivo il concetto di una vita degna per tutti, consumatori e collettività in un rapporto che li vede attori della medesima realtà e non soggetti differenti da punire o tutelare.

Allo stesso modo, anche la nostra critica ha origini paradigmatiche, nel senso che ci chiediamo se un modello imprenditoriale (il paradigma, appunto) abbia il diritto – e quanto possa effettivamente riuscire – nel conseguimento di un’azione educativa qual è la promozione di un consumo consapevole. Da più parti viene, infatti, denunciato come il consumismo abbia una non trascurabile responsabilità nel cambiamento degli stili di consumo, coadiuvato da leggi che non discriminano più tra sostanze il cui rischio è – da sempre – incomparabile, non di meno, da vere e proprie strategie di marketing delle mafie che rendono disponibili quelle sostanze che massimizzano i profitti. Al pari delle logiche del mercato legale, che è a sua volta “drogato” dall’ingente mole di denaro veicolato da quello non legale. E del quale l’azienda promotrice del festival ne è parte. Continue reading


Ecoparade 2013

Ecoparade 2013

Link: Ecoparade 2013

15 giugno 2013 – Brescia – Via Nullo

 

PROIBIZIONISMO E’ NOCIVITA’!

Il proibizionismo è una scelta politica sostenuta e imposta, ormai a livello globale, grazie alle convenzioni che l’ONU ha fatto sottoscrivere da anni ai suoi Stati membri. Riguarda l’intromissione da parte dell’apparato repressivo dello Stato nei processi autoregolativi delle persone rispetto a scelte di vita individuali, che possono riguardare la condotta di assunzione di sostanze psicoattive, comportamento che ha moventi sia culturali sia innati in alcuni individui (non solo negli uomini ma anche nel regno animale, come molti studi osservano).

E’ fu così che un bel giorno, molto recente rispetto alla storia dell’umanità, si decise che alcune sostanze dovessero essere proibite, i consumatori perseguitati, piante e precursori da cui si ricavano le sostanze distrutte o rese inaccessibili ai più, comprese – e per prime – le comunità nelle quali questi rivestivano un provato valore culturale e storico.

Da quel giorno un fenomeno che in passato era del tutto marginale e spesso legato alla ritualità di comunità è diventato un fenomeno di massa, si è creato un mercato nero parallelo che oggi è tra i più globalizzati e fiorenti, in grado di determinare scelte politiche ed economiche: il narcotraffico. Continue reading


Canapisa 2013

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 18 MAGGIO 2013

ORE 17 PIAZZA SANT’ANTONIO – PISA

 PRATICARE IL CAMBIAMENTO INEVITABILE

 

La questione droga, o meglio, la questione proibizionismo in Italia si concretizza ogni giorno nell’incarcerazione e nella persecuzione di migliaia di consumatori e consumatrici a causa della Legge Fini-Giovanardi, approvata di nascosto all’interno del Decreto Olimpiadi nel 2006 ed applicata dal suo braccio armato, il Dipartimento Politiche Antidroga, diretto dal dott. Serpelloni.

Mentre di proibizionismo si muore, come le vicende italiane purtroppo mostrano con evidenza, con la censura e la manipolazione delle informazioni, il DPA persevera nell’idea che un mondo senza droghe sia possibile e necessario, utilizzando ogni mezzo a sua disposizione. Sulla base di una tale convinzione ha infatti adottato strumenti repressivi ignobili, soprattutto nei confronti di quelle realtà e persone che si oppongono in varie forme al regime proibizionista instaurato e colpevoli solo di denunciare e portare agli occhi di tutt* le evidenti contraddizioni di questa politica, come i singoli consumatori, le associazioni di controinformazione, i progetti di riduzione dei rischi, i centri sociali autogestiti, vari eventi e festival musicali ed i così temuti freeparty (ultimo tra questi a Cusago, 27 ottobre 2012, dove la celere è intervenuta in modo brutale, causando distruzioni e ferimenti gravi). Mentre l’ONU sancisce la fine della war on drugs ed il fallimento dei metodi repressivi adottati, il DPA italiano continua questa infame guerra nella totale indifferenza per i danni sociali e personali provocati, offrendo sempre più benefici economici alle criminalità organizzate e investendo milioni di euro in dubbie fondazioni o progetti fasulli, primo tra tutti il Sistema di Allerta Precoce: tutto tranne che uno strumento efficace, come le ultime vicende dimostrano!!! Continue reading